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ioo unno che il sommo Iddio ha pietosamente provveduto il nostro secolo, perciocchè egli con quell’ammirabile provvidenza con cui ogni cosa disponey ha dato in te alla sua Chiesa un tal pontefice , nella cui singolare virtù e somma sapienza tutti gli uomini dotti e dabbene hanno a giusta ragione riposta ogni loro speranza.... Tu siedi solo fra gli uomini in cotesto solio della divina grandezza, e sostenendo in terra le veci del divin Redentore , ne rappresenti ancora colla somiglianza del vivere una vera immagine. Così coloro che amano la virtù per se stessa, come coloro a cui ella piace pe’ vantaggi che ne derivano , in te rivolgon lo sguardo. Tutti i buoni, e tutti coloro che o per ingegno, o per eloquenza , o per alcuna delle belle arti han qualche nome, a te sen corrono. E tu uomo di animo grande e benefico non rigetti alcuno, e tutti amorevolmente ricevi, e a tutti fai provare la tua beneficenza. Per la qual tua bontà e liberalità veggiamo riscuotersi non pochi valorosi ingegni che sembravan sopiti) e i rozzi cominciano ad amare la dottrina, e i dotti divengon sempre più dotti. Perciocchè a tutti tu giovi col tuo esempio non meno che co’ liberali tuoi doni. Nè questi elogi movevano da adulazione. La fama di Niccolò V si è propagata gloriosamente di secolo in secolo, e chiunque esamina le vicende della letteratura, non può a meno di non riconoscere in lui uno dei più magnanimi protettori delle scienze, e forse il primo fra tutti quelli di questo secolo. Tale è di fatti il sentimento di uno scrittore che, essendo uomo dottissimo, era in istato di ben