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SECONDO 54<J( ire grazie, cioè la creazione di un cardinal bolognese , la signoria del contado d Imola e i necessarii provvedimenti alla Rocca di Cento. Tutto ottenne Giovanni dal nuovo pontefice, e tornatosene lieto a Bologna con un Breve che dal Ghirardacci si riferisce (p•) in cut, oltre il concedere le richieste grazie a’ Bolognesi, il papa fa grandi elogi di Giovanni, dicendo ch’egli volevalo ritenere alla sua Corte, sed ipsius instantia multiplici, vestrique favore, etiam propter Studium Bononiense, quod in absentia tanti viri desolatum maneret, ipsum duximus remittendum. Il cardinale, da Urbano creato in grazia de’ Bolognesi, fu lo stesso lor vescovo Filippo Caraffa , a cui un altro ne aggiunse nella medesima creazione , cioè Bartolommeo Mezzavacca cittadin bolognese, e per ambedue mandò il cappello allo stesso Legnano che solennemente il diede loro nella chiesa di S. Domenico (Ghirard. ib.); e P Argelati accenna che in un codice Colbertino conservasi un orazione da lui in quella occasion recitala. A lui ancora dovette i primi gradi di onore, a cui fu sollevato da Urbano, Cosimo de’ Migliorati che fu poi arcivescovo di Ravenna e quindi papa col nome d’Innocenzo VII, come abbiamo nell’Appendice della Storia di Agnello (Script.rer. ital. t. 2, pars 17 p. a 13). Parlando dell’opere del Legnano composte, vedremo che la stima che per lui avea Urbano VI, era ancor effetto di gratitudine pel Trattato da lui composto a difesa della sua elezione contro l’antipapa Clemente VII. L’anno 1382 fu di nuovo da’ Bolognesi mandato ambasciatore allo TlRAliOSUll, Fol. Vf. 3