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[)00 LIBRO gran tempo Certo egli amichevolmente scherzava meco , perchè io avessi scelta pel mio Parnasso una città rumorosa. Ei non sapeva la vita ritirata e tranquilla chi io meno in Milano, disapprovava ancora il mio soggiorno in Provenza, e diceva di non intendere come si potesse esser felici di là dall Alpi; tali erano le sue parole; e nondimeno , s’io a ragione de’ miei falli vivea da uomo in Valchiusa, per riguardo alla tranquillità dello spirito io vivea da angiolo. Quando egli così scriveva, ei non prevedeva che presto sarebbe stato costretto a lasciare l’Italia, e ad abitar nel Parnasso babilonese, ec. Questa lettera basta a mostrare la falsità di ciò che aveva altrove asserito l’ab. de Sade l. cit p. 4°^ b cioè che dopo la coronazion di Zanobi, il Petrarca , pel dispetto che il ebbe, ruppe ogni commercio di lettere con Zanobi. Anzi dalla prefazione, poc’anzi accennata, alle sue invettive contro un medico raccogliamo che dallo stesso Zanobi ei venne avvertito di ciò che quel medico andava contro lui divolgando, il che ci fa veder chiaramente che F amicizia e la vicendevole corrispondenza tra loro non iscemò punto in tal occasione. Filippo Villani dice ch’ei morì l’an 1364 Ma l’ab), de Sade crede, con ben fondata ragione (ib. p. 582), che sia corso qualche errore nel testo, e pruova ad evidenza che la lettera in cui il Petrarca ne piange la fresca morte, fu scritta l’an 1361. Non così facilmente ei combatte ciò che lo stesso Villani afferma, cioè che Zanobi lasciò le sue opere a’ suoi parenti, per colpa de’ quali perirono. Egli a mostrare che il Villani in ciò