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418 LIBRO Teol., ec. p. 137) 7 l’iscrizione che vi si legge e che appartien realmente a Lucio. Gloria nature Medica virtute Leuci, Cujus erant cure morentes reddere luci, Invidia fati recubat jam nomen adeptus Compar Hippocrati sublimi marmore septus. Annis millenis tercentum bisque novenis Dum sol terdenis Augustum torquet habenis. xxxi.fu XXXI. Mondino, nipote di Liucio e figliuolo, veramente il come l’Alidosi afferma (l. cit.), di Nerino Franntore zoli de’ Luzzi, era professore di medicina nelvanatomia, yuniversità di Bologna, come poc’anzi abbiam osservato, l’anno 1316. Il Ghirardacci lo annovera tra’ professori all’anno 1321 (t. 2, p. 18) e all’anno 1324 (ib. p. 56) collo stipendio di 100 lire. Secondo l’antica Cronaca italiana di Bologna, pubblicata dal Muratori, ei morì Tanno i32.6 (Script. rer. ital. vol, 19, p. 340): In questo anno morì Maestro Mondino, che fu riputato uno de’ migliori Medici del mondo , e fu seppellito a San Vitale (nel sepolcro medesimo di suo zio), ed ebbe un grandissimo onore della maggior parte del popolo. Sembra però, che in questa Cronaca sia corso errore di un anno) perciocchè il più volte lodato co. Fantuzzi mi ha avvertito che in un libro de1 frati di S. Francesco, ove si notavan l’entrate e le spese del convento e della chiesa, all’anno 1325 si legge: Item Fr. Guido de Spatis etc. pro anima Magi stri Mandini l. 15, q. 68. Ed è perciò probabile che questo appunto fosse l’anno della morte di Mondino. Or che questo Mondino, e non quel da Forlì, fosse l’autore del trattato di Anatomia, ne abbiam più pruove che non