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SECONDO 22Q conservasi rns. un Comento sulla Sacra Cantica di questo dotto teologo, a cui il Calvi e gli altri accennati scrittori attribuiscono ancora alcune altre opere teologiche, canoniche e scritturali, ma senza indicarci ove si custodiscano. A questi celebri dottori parigini debbonsi aggiugnere ancora Giovanni da Napoli domenicano, che dopo ottenuta in quella università i consueti gradi di onore l’an 1336 vi tenne pubblica scuola, come provano i PP. Quetif ed Echard (Script. Ord. Praed. t. 1 , p 567) che ragionano ancora dell’opere da lui composte; Ugolino Malebranchi, e il Cardinal Bonaventura da Peraga agostiniano, e Giovanni dal Poggio domenicano, de’ quali parleremo trattando de’ teologi dell’università di Bologna, e Luigi Marsigli agostiniano, di cui pure direm fra poco. Vedrem finalmente che anche il famoso Marsiglio da Padova fu non solo studente, ma ancor rettore dell’università di Parigi, e all’occasione di lui dovremo nominare più altri Italiani che al medesimo tempo erano in quella o professori, o studenti. Nè è maraviglia che molti Italiani s’incontrino ne’ fasti di quella celebre scuola. Tutte quasi le religioni aveano il costume d’inviarvi alcuni de’ loro, perchè ivi l’emulazione gli accendesse vie maggiormente ne’ sacri studi. Tommaso Verani, fanno conoscere che Gherardo da Bergamo vescovo di Savona fu veramente della famiglia de’ Vnsconi, e ch’egli avea disegnato di esser sepolto in Bergamo , e che a tal fine si era fatto formare il sepolcro, il quale durò ivi per circa un secolo, ma che , qualunque ragion se ne fosse, il suo disegno non ebbe elTetto.