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488 LIBRO <li Messina, è stata prima di ogni altra pubblicata dal Muratori (ib. vol. 13, p. 1005). Ella comincia dall’anno 1250, e giunge fino al i2C)4- Il diligentissimo editore ha mosso qualche leggier dubbio se ella debba veramente credersi opera del mentovato scrittore; ma egli stesso confessa che non v’ ha argomento che basti a negarlo; ed è certo ch’ella è opera di scrittore contemporaneo, perciocchè egli narrando l’assedio di Gaeta, seguito l’anno 1288 , dice di esserne stato testimonio di veduta (ib. c. 112); e la stessa esattezza con cui descrive alcuni de’ più memorabili avvenimenti a que’ tempi accaduti, ce lo conferma. In altre cose però, benchè di non molto superiori alla sua età , egli ha commessi alcuni non piccioli fai’ ìi che dal ch. Muratori rilevansi nella prefazione a questa Storia premessa. L’autore nel proemio di essa la indirizza a suo figlio, e gli dice che dapprima aveala scritta in versi, ma che poscia ad istanza di lui aveala recata in prosa. Io non so per qual ragione Bartolommeo dia a questa sua prosa il bell’epiteto di solenne composui praesens opus , quod tibi mitto in solemnem prosam. A me certo ella sembra feriale assai ed incolta. XII. Le altre provincie d’Italia, benchè non avessero Storici in sì gran numero , non però ne furono in tutto prive. Ricordano Malespini è il più antico scrittore di Storia che abbia avuto Firenze, e che sia a noi pervenuto. Ei si credette certo di scrivere le più accertate cose del mondo; perciocchè ei si protesta di raccontare ciò che aveva trovato nelle Storie