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SECONDO 223 Francia col loro ingegno, veniamo ora a parlar di coloro che fioriron tra noi. XXX. E primieramente ci si offre a sciogliere una quistione, cioè chi debba aversi per autore di un’opera la quale, benchè sia men dotta che laboriosa, è troppo utile nondimeno, perchè non si debba cercare a chi ne siam debitori, cioè delle Concordanze della sacra Scrittura. La comune opinione l’attribuisce al Cardinal Ugo da S. Caro, detto ancora da S. Teoderio (e non da S. Teodorico, come provano (Script. Ord. Praed. t.1,p. 194) i PP. Quetif ed Echard) dell’Ordine de’ Predicatori e francese di nascita. Ma contro la comune opinione levo’ ssi f Ondili (De Script, eccl. t. 3, p. 568); e pretese, ciò che prima aveano alcuni altri.affermato, ma senza recarne pruove, che l’autor ne fosse Arlotto da Prato in Toscana, il quale l’anno 1185 fu eletto generale de’ Minori. L’argomento da lui recato ha certamente non piccola forza, cioè il detto di F. Bartolommeo da Pisa autore della celebre opera delle Conformità di S. Francesco, il quale scrive: Frater Arlottus de Prato Concordantias edidit. Quando l’Oudin scriveva, non erasi ancor recato autor più antico di Sisto Sanese a provare che le Concordanze fosser opera del Cardinal Ugo, e perciò l’autorità di Bartolommeo tanto più antico parea doversegli preferire. Ma i suddetti dottissimi bibliotecarii domenicani con esattezza e con erudizion singolare hanno sì ben dimostrato (l. cit. p. ao3) chele Concordanze nacquero nel lor convento di S. Jacopo in Parigi per opera del Cardinal Ugo, e che da altri dei lor religiosi dello stesso convento xxx. Chi fosse il primo autore dell« Concordimi» bibliche.