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4^)8 unno Diacono} ma s’egli è vero, come sembra accennare il canonico Mari (in not. ad h. l.), che nella biblioteca di Monte Casino trovisi ancor manoscritta una Storia de’ Normanni in otto libri, eli1 egli avea composta, noi non possiamo non desiderar caldamente eli1 essa venga alla luce. Non è gran danno che si perdano le poe- j sie, qualunque esse siano, poichè tal perdita si può riparar facilmente. Ma una Storia, ancorchè scritta senza eleganza, ci può dare troppo bei lumi, perchè non dobbiamo bramare di vederla un dì pubblicata (19). Lo stesso titolo di verseggiatore ammirabile, che dovea allora darsi a buon prezzo, si concede da Pietro Diacono all’abate Oderisio primo di questo nome (ib, c. 28). Anche quell1 Alberico teologo illustre, di cui abbiam ragionato nel primo capo, avea fatto dei versi (ib. c. 2 x), probabilmente ammirabili aneli1 essi, come gli altri sopraccennati. Ma tali certamente erano, secondo lo stesso autore (ib. c. 33), que’ di Gregorio prima monaco casinese e poi vescovo di Sinuessa verso il 1120, e que’ di Landenolfo, i quali piacquer per modo all’abate Desiderio, poscia papa col nome di Vittore III, ch’egli il fece scrivere all’intorno del Capitolo e del chiostro del monastero medesimo di Monte Casino (ib. c. 41)} e molto più quelli di Rainaldo suddiacono, uomo nclF arte di verseggiare * degno di essere (a) La Storia di Amato qui indicata or più non travasi nel monastero di Monte Casino , come ha osservato l’eruditissimo P. d’Afflitto (Mem, degli Scritt, napol, t. I , pag. 272, ec.).