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QUARTO 4(j3 opere eli Galeno, cioè il trattato del Governo della sanità, e quello degli Alimenti. Ma oltre queste assai più altre ancora egli ne recò in latino, ch’essi non han rammentato, e che conservansi nella biblioteca del re di Francia; cioè il libro delle Sette de’ Medici, i quattro libri delle Differenze de’ polsi, e i quattordici libri dell’Arte del medicare, e parte ancora de’ libri detti de’ Sanativi (Cat. MSS. Bibl. reg. Paris, t. 4, n. 6865, 6867). Anzi parlando in questo libro medesimo della medicina, vedremo ch’egli avea tradotti ancora gli Aforismi d’Ippocrate, e che la traduzion da lui fattane era miglior di quella che nel secolo precedente n* avea fatta il monaco Costantino africano. Finalmente tradusse ancora l’opera attribuita a S. Gregorio Nisseno, ma veramente di Nemesio, sulla Natura dell’uomo, che abbiamo alle stampe, benchè poscia corretta da altri (Oudin l. cit.), c 1111 libro intitolato Vindemiae, cui afferma di aver veduto manoscritto il sudetto Pignoria (l. cit). Il libro attribuito a S. Gregorio nisseno fu da lui dedicato all’imperator Federigo Barbarossa, e il prologo pubblicato dal P. Martene (Coll. vet. Script Li, p. 827) ha questo titolo: Invictissimo et gloriosissimo Domino Federigo Dei gratia Romanorum Imperatori et Caesari semper Augusto Burgundio Judex natione Pisanus felicitatem et de inimicis triumphum. V. Queste traduzioni di diverse opere sacre fatte da Burgondio ci mostrano che anche nelle scienze ecclesiastiche egli era probabilmente ben istruito; e due altre pruove ne abbiamo ancor meno dubbiose. La prima si è l’assister eli’ ci v. Questi era ancor molto versato nelle scie tue mese.