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3jli LIBRO la prigionia di suo fratello? Quanto più io rifletto su questo coni poi li mento di Paolo, tanto più mi persuado ch’egli l’offerse a Carlo, quando non avea ancor l’onore di essegli conosciuto e caro. X. Or ecco il sistema che a me sembra potersi fondare su questi versi. Il fratello di Paolo fu probabilmente condotto prigione in Francia insieme con Desiderio; e Paolo allora andò a rinchiudersi o subito, o qualche anno dopo a Monte Casino. Dissi o subito, o qualche anno dopo; perciocchè nell’Epitome delle Cronache Casinesi pubblicata dal Muratori (Script. Rer. ital. vol 2, pars 1, p. 368) si legge che Paolo colà recossi essendo abate Teodemaro, il quale, come si è detto, fu a quella carica innalzato solo l’anno 777, onde potè avvenire che Paolo dopo la prigionia di Desiderio tornasse alla sua patria nel Friuli; e che solo qualche tempo dopo la sconfitta e la morte di Rodgauso duca di quella provincia , che avvenne l’anno 776, egli abbracciasse la vita monastica. L’anno 781, sette anni dopo la prigionia del fratello di Paolo , Carlo Magno sen venne a Roma; e in questa occasione io penso che Paolo o venuto egli stesso a Roma offrisse a Carlo la mentovata elegia, o che dal suo monastero gliela trasmettesse, rappresentandogli il dolore in cui egli era, e l’infelice stato di suo fratello e di tutta la sua famiglia. In tal supposizione l’elegia di Paolo non ha sentimento o parola che non convenga ottimamente a tutte le circostanze; ove al contrario ella ci offre mille difficoltà , quando suppongasi da lui scritta, mentre già da più anni