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2^2 LIUKO imbarazzi e contraddizioni infinite; da alcuni egli è chiamato Giovanni, da altri Albino, ed egli unisce in pace tutti i discordanti scrittori, affermando ch’egli chiamavasi Giovanni Albino scozzese; avvertendoci però ch’egli fu diverso da quell’altro Giovanni Albino scozzese soprannominato Erigena, che noi pure abbiam poc’anzi accennato, e diverso pure probabilmente da quel Giovanni che dicesi, come abbiam osservato, venuto di Francia con Alcuino, con Rabano e con Claudio. e che il Giovanni venuto a Pavia fu Giovanni Mailros, uomo di cui non v’ha alcun tra gli antichi che faccia menzione, e molto meno chi il dica venuto in Italia. Così conviene immaginare, o, a dir meglio, sognare personaggi e fatti che non hanno alcun fondamento, quando si vuole abbandonare la scorta degli scrittori più antichi e più degni di fede. Niuno di questi, come si è dimostrato, ci parla di alcuno straniero spedito da Carlo Magno a Pavia; e questo fatto perciò deesi avere in conto di favoloso, benchè narrato da moltissimi autori, ma tutti appoggiati all’autorità del solo Monaco di S. Gallo. Così di fatto han giudicato il Launoy (de Scholis celebrior. a Car. M. institut. c. 1,2), il Crevier (Hist de l’Univ. de Paris l. 1), ed altri che più attentamente han preso ad esaminarlo. X. Ma negheremo noi dunque che l’università di Pavia fosse fondata da Carlo Magno? Se col nome di università altro non s’intenda che qualche pubblica scuola, io anzi ne dirò più antica la fondazione, poichè abbiamo veduto fin da’ tempi de’ re longobardi tenervi