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lf>4 LIBRO questo fatto l’unico testimonio che ci rimanga si è il mentovato Giovanni di Sarisbery. Noi già abbiam di sopra recato il passo in cui egli il narra; ut traditur a majoribus, incendio dedit probatae lectionis .Scripta Palatinus quaecumque tenebat Apollo, in quibus erant praecipua quae coelestium mentem et superiorum oracula videbantur /lominibus revelare. E in altro luogo ancora rammenta il medesimo autore un tal fatto; perciocchè dopo aver narrato che a’ tempi dell’imperador Commodo un fulmine caduto sul Campidoglio arse quel tempio e l’annessa biblioteca, così soggiugne (l. 8, c. 9): Fertur tamen beatus Gregorius bibliothecam combussisse gentilem, quo divinae paginae gratior esset locus, et ma- * jor auctoritas, et diligentia studiosior. Sed haec sibi nequaquam obviant, cum diversis temporibus potuerint accidisse. Ecco l’unico fondamento a cui si appoggia questa accusa. Io non risponderò qui come ha fatto il dotto autor francese della Storia dell’Ecclettismo (t. 1, p. 305), che la palatina biblioteca era probabilmente per le passate calamità già da lungo tempo dispersa e perduta, e che ancorchè ella si fosse fin allor conservata, non è probabile; un tal racconto, poichè S. Gregorio, non essendo padron di Roma, non aveva autorità bastevole a comandare un tal incendio. Abbiam veduto che alcune biblioteche erano ancora in Roma; e benchè a me ancora sembri improbabile che la palatina ancor sussistesse, ch’essa fosse perita nondimeno non si può provar con