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soltanto a dire di alcune cose appartenenti al teatro, che da’ Siciliani furono ritrovate1.


Epicarmo primo scrittor di commedie. XIII. Il sopra mentovato Epicarmo da Platone vien detto sommo nella commedia: Poëtarum in utroque poëmate summi, in comoedia Epicharmus, Homerus in tragoedia (in Theaeteto). Ma non è questa la maggior lode che ad Epicarmo si debba. Non solo egli fu eccellente nello scriver commedie, ma ne fu anche il primo autore. Ne abbiamo una indubitabil prova nell’epigramma di Teocrito, fatto in onor di questo poeta, in cui egli espressamente è chiamato Vir comoediam inveniens Epicharmus. Egli è vero che qualche più antico vestigio di commedia noi troviamo in alcuni scrittori. Ma, come osserva il Quadrio (t. 5, p. 10), benchè vi fosse qualche rozzo ed incolto genere di poesia che col nome appellavasi di commedia, Epicarmo però fu il primo che sul

  1. De’ molti teatri che erano nella Sicilia e nella Magna Grecia, di que’ poeti drammatici de’ quali qui ed altrove abbiam fatta menzione, e di più altri per amor di brevità da noi ommessi, o soltanto accennati, più distinte notizie si posson vedere nella bell’opera del sig. D. Pietro Napoli Signorelli intitolata le Vicende della Cultura nelle Due Sicilie (t. i, p. 138, ec. p. 195, ec. p. 215, ec.). E certo come i teatrali spettacoli, i combattimenti letterarii, gli onori accordati agli uomini dotti, e l’indole medesima del governo ebber non picciola parte ne’ rapidi e maravigliosi progressi che gli studi fecero in quella che propriamente dicevasi Grecia, così presso i popoli ancora della Magna Grecia e della Sicilia, che reggevansi alla stessa maniera, ebber successi egualmente felici.