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Caio Bibulco Censore, alla Salute vinti li Sanniti, e tutti gl'altri Capitani vittoriosi, come nelle Romane Historie si legge. Concludiamo, ch'ogni Natione, e Città haveva il suo Nume Tutelare, e per li Volsci era Marte in nostra antica lingua chiamato Mamerte, dice Festo, e stava in Velletri, come in Città Principale della Natione. Concedo, ch'in Anzo vi fosse il superbo Tempio della Fortuna, in Piperno di Diana; in Terracina di Giove Fanciullo; in Pometia di Feronia; di Giunone de' Gabij; di Matuta in Satrico, et in altre Città de' Volsci altri Numi, ben che bugiardi, follemente s'adoravano ; ma il Tempio di Marte Nume della Natione, come registra Svetonio, stava in Velletri. Secondariamente si prova l'intento per l'Amfiteatro, che stava in questa nostra Città,. Perche era costume nelle Città Metropoli, e Capi di Nationi, e Regni fabricar Amfiteatri con Portici, Archi, et altri ornamenti, e commodità, ne' quali li Gioveni della Natione s'essercitavano, nel maneggio dell'Armi, s'assuefacevano alle fatighe di Marte con lottare, schermire, lanciar Dardi, vibrar Aste; e facevano mostra del proprio valore in finto Agone, per rendersi in vera battaglia, contro nemici, tanto formidabili, quanto instrutti. Vi si facevano ancora li giuochi gladiatorij, si combatteva con Tori, Leoni, et altri fieri Animali, contro quali ogn'uno mostrava il suo ardire, il suo valore. Era il nostro Anfiteatro, con li Portici posteriori, e con tutte quelle commodità, che l'Architettura richiedeva, e che si bramava da' spettatori, che concorrevano à veder allegri, ò mesti Spettacoli. Chi l'edificasse, non ve n'è memoria: fù ben sì un tanto edifici, perche rovinoso stava, nell'Impero di Valentiniano, e Valente ristaurato da un tale Lolcirio Capo, e Rettore della Curia, come si puol vedere dalla seguente mal condizionata Memoria in marmo:
DD. NN. VALENTINIANO ET VALENTE SEMPER AUGUSTIS ....... LOLCYRIUS PRIN. CUR. ET ERITOR DUODENA PROPRIO SU .............. VETUSTATEM CONLAPSUM AT STATUM PRISTINUM REDUX ................. AMPHITEATRUM CUM PORTICIS POSTICIIS ET OMNEM FABRICAM ARENE NEPUS LOLCYRI PRINC. CUR. ET ANTE ERITORIS FILIUS CLAUDI PRINC. ET PATRONI CURIAE PRONEPOS MESSICOR .......... PRINC. FELICITER.