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incoraggiare ad averne degli altri. Ma un giorno il dottore tradì tanto chiaramente la sua intima fede, che il vecchio comprese che fra loro due non v’era alcun punto di contatto.

Nel corso delle sue elucubrazioni, il vecchio un giorno si trovò a dover analizzare quali diritti spettassero alla vecchiaia verso la gioventù. Dio mio! La Bibbia non era mica stata scritta invano. Doveva la gioventù obbedienza alla vecchiaia? Rispetto? Affetto?

Il dottore si mise a ridere e quando rideva amava di rivelare il suo più intimo pensiero. — Obbedienza? Immediata perchè non bisogna far aspettare i vecchi. Rispetto? Tutte le giovinette di Trieste in ginocchio perchè si possa più facilmente sceglierle. Affetto? Di quello buono e solido, braccia al collo o altrove e bocca su bocca.

Insomma il povero vecchio non aveva fortuna e non trovava l’anima gemella. Egli non sapeva che al dottore mancava l’esperienza della grande angina e che non era perciò un vecchio come lui.

Anche tale discussione ebbe un effetto, ma negativo. Diverse cartelle già scritte vennero