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clientela di Sinigaglia. - Per tutte queste ragioni pertanto non può assolutamente essere vera l’opposizione della provincia di Ancona alla linea del Cesano. Ma ammesso, e non concesso, che vi possa essere qualcuno che abbia la velleità di fare questa proposta; e per un caso strano riesca ad ottenerne l’intento, non si può menomamente dubitare che la provincia di Pesaro ed Urbino debba permettere un così grave sacrificio agl’interessi vitali di una delle valli più importanti e ricche della provincia, che nella sola parte destra del Cesano comprende tre Mandamenti, con una popolazione di circa 40 mila abitanti ed un estimo censuario di un milione e mezzo di scudi Romani. - E come sarebbe possibile, che, contro ogni riguardo alla distributiva giustizia, quegli abitanti fossero chiamati a concorrere nella spesa di tanti milioni senza averne alcun corrispettivo? E non sono essi gravati di un contributo annuo di circa L. 120 mila ossia del quinto delle imposte dell’intera provincia? Nè si dica che la linea dorsale sia di grande interesse per essi; poiché è futile il beneficio di avere in cima alla valle una stazione per Roma, mentre i loro interessi, e traffici sono diretti al mare ove è anche il capoluogo della Provincia.
Per iscongiurare un tanto male, anziché piegarsi ad esigenze mal fondate ed ingiuste, che per avventura fossero per verificarsi, la nostra provincia dovrebbe invocare il concorso dell’Um-