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più sicura di Ancona a Livorno, (ed io dirò più giustamente di Ancona a Firenze), sarà dimostrato qui appresso.

La forma della nostra Italia, oltre alla soverchia estensione del litorale che richiede copiosissimi mezzi di difesa, ha l’inconveniente di essere di tale lunghezza da rendere difficile il potere sollecitamente trasportare corpi di esercito sui punti estremi, se, come è ovvio il supporre, il nemico in quelli ci minacciasse, scegliendo i meno guardati od i più facilmente accessibili. Dalla mentovata forma avviene anche facilità all’aggressore di potersi cacciare nel bel mezzo della Penisola, se gli riesce di dividere le nostre forze, accennando di volere operare contemporaneamente nelle parti estreme di essa. Ma col trasferimento provvisorio della capitale a Firenze, a questo pericolo si è pienamente riparato; poiché, essendo colà il nerbo dell’azione del Governo, da quel punto centrale è facilissima cosa lo accorrere in tutti i luoghi minacciati. Al difetto poi della soverchia lunghezza ha riparato in qualche modo la natura stessa con l’Appennino che tutta la spartisce longitudinalmente, e con contrafforti che da quello normalmente si spiccano, e mano a mano digradandosi giungono sino al mare, formando così tante barriere da potervi operare validissime difese.

Uno di cotesti propugnacoli innalzati provvidamente dalla natura sta presso a Cattolica procedendo da Rimini. Quivi pianura da combattervi all’aperto, e collinette ed altipiani da postarvi artiglierie, e dirupi tagliati a picco, che bagnano il piede nel mare, da servire di naturali insuperabili trinceramenti.

Ora poniamo un caso: Il nemico accenna ad occupare il Parmense, i nostri gli fanno testa; egli rinforzatosi ritenta, i nostri tengono fermo. Ma intanto che fa tutti questi tentativi da tal parte, e mostra con grande apparato di forze quello essere il suo punto obbiettivo; intanto, dissi, gettati i ponti sul Po, lo valica sotto Ferrara, e con poderoso corpo si spinge nella bassa Romagna. E Bologna, mi si dirà, colle sue munitissime fortificazioni non varrà a trattenerlo? No. Questo corpo nemico non vuole impacciarsi con fortezze, perchè ha una più importante missione da compiere, quella cioè di correre, disertare, incendiare quanto più paese può, farvi insomma una guerra alla Urban, avanzandosi dirittamente sulle Marche. Ed ecco un chiamare ovunque aita aita, un gridare accorr’uomo, chè un nuovo Attila colle sue orde di Unni del secolo XIX minaccia sobissare il nostro