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58 PARTE PRIMA

pattumarla col governo esistente. Or quando mai una popolazione la rompe essa irremissibilmente con un governo? Ognun lo sa: egli è quando commette un gran misfatto. Era adunque duopo che il popolo milanese commettesse un misfatto contro alcuno de’ primari ufficiali dello Stato. E a ciò s’intesero di comune accordo certi membri dei diversi partiti macchinanti contro il governo italo-francese.

Io sarò ora imperiosamente costretto a proferire nomi ben noti, irrogando a parecchi di essi un severo biasimo. Ogni giorno vengono meno alcuni degli uomini che furono oculari testimoni delle scene tremende di quel tempo, e la maggior parte di loro si portano seco nella tomba il segreto ch’ei possedevano, e cui la storia ha diritto di conoscere. Il perchè, lasciato in disparte ogni riguardo di persone, io mi affretto a raccogliere le mie ricordanze e quelle dei miei contemporanei, a fine di apparecchiar materiali agli storici futuri dell’Italia.

Il mese d’aprile dell’anno 1814 è certamente per molti de’ Lombardi argomento di angosciosa e amarissima ricordanza; e più d’uno di essi tentò di poi di liberarsi da quell’angosciosa memoria, sagrificando alla patria le sostanze, la quiete, la sicurezza e la libertà. Altri, meno scrupolosi, furono cionnonpertanto puniti dal disdegnoso abbandono di quegli stessi in pro dei quali ei si fecero traditori ed assassini. I primi vogliono essere trattati con maggiore riguardo degli altri; ma la verità dee essere conta sia riguardo agli uni, che riguardo agli altri; e basterà avvertire, pria d’entrare in materia, che gli uni s’ingannavano nel far giudizio delle