Pagina:Studi intorno alla storia della Lombardia negli ultimi trent'anni.djvu/182

170 PARTE SECONDA

miglie dei giovanetti che si erano arruolati nel battaglione di Minerva. Non appena fu in piede la giunta straordinaria per istruire il processo contro i congiurati, che tutti quegli scuolari furono catturati. Invano se ne richiamarono le loro madri presso il presidente del governo; perocchè questi non avea promesso che quel tanto cui credea poter attenere, e il gabinetto di Vienna, poco sollecito dell’onore de’ suoi ufficiali, avea testè nominato dei commissari, le cui attribuzioni erano affatto independenti dal presidente del Consiglio di governo. Parecchi di quei giovanetti vennero poi condannati come rei di ribellione; altri furono discacciati dall’Università e ributtati da ogni aringo, come rei di poco attaccamento alla Casa d’Austria.

La casa di correzione riboccava di catturati politici, e novelle catture accrescevano cotidianamente il numero di questi. Tutte le famiglie erano immerse nella costernazione. Niuno usciva di casa senza guardarsi dietro, e senza vedersi seguito da uno o due uomini, male in assetto, e di cera ignobile, come sono per lo più gli agenti segreti di qualunque potestà, e quelli in ispecie di una potestà arbitraria. Quante volte ho io veduto dalla mia finestra un uomo da’ cinquanta a’ sessant’anni, vestito d’un abito verde, con un cappellaccio calato sul viso, un fazzoletto a colori annodato attorno al collo, la schiena arcata, l’incesso tardo, passeggiar tristamente in istrada, e sostare tratto tratto sotto il portone dalla casa posta dirimpetto, guardando ora all’uno, ora all’altro dei capi di quella strada, o sforzandosi di spinger lo sguardo a traverso le cortine dietro le quali io mi stava. Era costui uno spione ben noto,