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o muso di toro colle corna, portate cosi dai re d’Egitto, da Iside, e da tanti altri: e si conferma da un altro soldato consimile presso il Gori1, il quale non porta il carretto; ma in vece ha una lunga zappa, che può farlo credere un guastatore. Un cimiero colle corna si vede parimente a tre guerrieri in due vasi dei così detti etruschi riportati dal Passeri2. E’ stata pubblicata quell’orrida figura, incisa a rovescio, anche dal sig. abate Barthelemy3, il quale crede come Winkelmann, che tenga in una mano l’impugnatura della spada.

XXIII. Statua della villa Borghese in marmo bianco, di grandezza naturale, celebre più per la falsa denominazione di Belisario, sotto la quale è cognita, che per il nome di Diogene postole da taluno, e per qualche figura in rame finora pubblicatane. Winkelmann, a cui giustamente parve assurdo il nome di Belifario, nel Tom. iI. pag 421. propose varie nuove congetture, che nulla hanno da fare col soggetto di essa. Io crederei piuttosto, che fosse la statua del filosofo Crisippo, o almeno una copia di quella, statagli eretta nel Ceramico d’Atene4, descritta, precisamente come è questa, da Cicerone5, sedente in atto quali d’interrogare colla mano, o di discorrere con altri, o d’insegnare: At etiam Athenis, ut a patre audiebam, facete, & urbane Stoicos irridente, statua est in Ceramico Chrysippi, sedentis porrecta manu, quæ manus significat illum in hac esse rogatiuncula delectatum: Num quidnam manus tua sic affecta, quemadmodum affecta nunc est, desiderat? Nihil sane. &c. Anche Sidonio Apollinare, da noi riportato altrove6, parla di una pittura nel Ginnasio, o Pritaneo d’Atene, in cui Crisippo era rappresentato colla mano in atto di stringere le dita come per contare: Chrysippus digitis propter numerorum indicia constrictis: d’onde si argomenta, che tal positura di mano fosse un segno caratteristico per riconoscerlo. Nella nostra statua pare evidente, che vi sia rappresentato un filosofo sì per la fisonomia, che per

Tom. III. T t t il


  1. Mus. Etrusc. Tom. I. Tab. 104.
  2. Pict. Etr. in vasc. Tom. iI. Tab. 108., Tom. iiI. Tab. 295.
  3. Mem. sur les anc. monum. de Rome, Acad. des Inscr. T. XXVIII. Mèm. p. 579.
  4. Vedi qui avanti Tom. I. pag. 21. n. a.
  5. De finib. lib. 1. cap. 11.
  6. Tom. iI. pag. 419. col. 2.