Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/527


d e i   R a m i. 509

dell’acqua fredda, la quale veniva dal serbatojo, per mezzo del condotto N H, e 10. Una piccola finestra di vetri illuminava la stufa. Lo spaccato di quella nicchia al numero III. ne fa veder la forma, e la decorazione. Un altro spaccato num. II. della parte laterale deve compire di far conoscere la stufa, come anco il fornello, dove l’acqua si scaldava, e si distribuiva nella maniera la più ingegnosa. Arrivava l’acqua nella caldaja 1., e non si scaricava nella seconda numero 2. per mezzo di un condotto, o tubo, se non che a misura, che si levava l’acqua da questa stessa. Quelle due caldare, che ricevevano l’azione del fuoco in una maniera ben differente, modificavano i gradi del calore. L’acqua tepida, che rientrava gradatamente nell’acqua bollente, la rimpiazzava lenza raffreddarla, e somministrava nella bagnerola per mezzo dei canali 7. e 8. l’acqua tepida, e l’acqua fredda. Allorchè nel fornello 3. le legna eran consumate, si spingeva il carbone sotto l’atrio della camera, il pavimento della quale era sostenuto per mezzo di piccoli pilastri di terra cotta vuoti, e sbucati, come sono rappresentati al num. IV. Mattoni larghi posano sopra quelli pilastri, e sopra i mattoni vi è un lastrico d’alcuni pollici di grossezza, e sopra un mosaico, che moderava l’azione di un calore troppo immediato alla stanza, o calidario di sopra. 5 Il muro maestro. 6 L’elevazione di mattoni nel muro, entro cui saliva l’aria calda, com’è indicato alla lettera G, e finalmente ii. un’apertura per lasciare svaporar l’aria. Al numero V. si è dato un pezzo della pianta della casa, ove era la stufa.

La parte inferiore di quella Tavola è una pittura delle Terme di Tito, in cui si rappresentano le varie parti di un bagno, colli nomi sopra, che molto servono per intendere anche Vitruvio1, al qual effetto l’ha ripetuta dopo essere stata pubblicata da altri, il Galiani nella sua traduzione2. Si ha notizia di varie altre stufe antiche, fra le quali è quella di Pisa, descritta dal Robertelli3. Flaminio Vacca nelle sue Memorie4 parla di una da lui trovata nella sua casa dietro


il


  1. lib. 5 cap. 10.
  2. lib. 5. in fine, pag. 214.
  3. Presso il Grevio Thes. Antiquit. Rom. Tom. XII. col. 385. segg.
  4. num. 54.