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Ma per quanto io vedo, tutta questa disputa è fondata sopra due falsi supposti. Primo, che non vi possano essere nell’ordine dorico proporzioni più basse dei sei diametri della colonna, perchè Vitruvio1 crede questa la prima, e più bassa proporzione messa in opera2. Secondo, che i tempj di Posidonia3 egualmente, che i tempj di Sicilia, e della Grecia, perchè hanno le proporzioni tanto basse, debbano considerarsi come i primi sforzi della nascente architettura: nella quale opinione è caduto anche Winkelmann4, e tanti altri generalmente. Vitruvio quando scrisse quella erudizione, mostrò di esser male informato della storia architettonica, e delle fabbriche esistenti in Italia, e in Grecia; come si mostrò addietro in tante altre cose, che uscivano dalla squadra, e dal compasso, delle quali meglio parleremo nella nuova edizione latino-italiana, che faremo, della di lui opera. L’esser poi grave, soda, e quasi pesante una fabbrica, non la dee far subito credere delle più antiche, e un primo abbozzo, o tentativo dell’arte. Può essere un gusto particolare di nazione, e di tempo il far cosi. L’arte o nascente, o raffinata si vede nell’insieme della fabbrica, nella distribuzione delle parti, e negli ornati. Per poco che si considerino le fabbriche di Posidonia, e quella di Girgenti, di cui abbiamo date le figure nella Tavola XIX. di questo Tomo, chi non resta stupefatto al vedervi ogni cosa così ragionata, così ben disposta, e così elegante, con quei capitelli, ornatini, entasi, distribuzione di triglifi, di colonne, e queste nel tempio piccolo di Posidonia intonacate di stucco5, pavimento di musaico6, e tutto in somma, che incanta chi intende, e rapisce in ammirazione chi li contempla sulla faccia del luogo, come si vedrà meglio al detto numero XIX.? Si rifletta secondariamente, che, come si è detto poc’anzi, e altrove7, queste fabbriche sono state inalzate circa i tempi di Pericle, nel fiore dell’arte, quando era già posto in opera l’ordine jonico, e il corintio; e poi si dica, che ne sono i primi sforzi. Tali sono


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  1. loc. cit.
  2. Paoli Dissert. 3. n. 51. pag. 105.
  3. Lo stesso loc. cit. num. 4. pag. 68.
  4. Vedi pag. 45. 50. 122. col. 2., 241.
  5. Vedi pag. 25 col. 1.
  6. Vedi pag. 9. not. a.
  7. Qui avanti pag. 121. not. e.