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T O M O   I I.

Frontispizio grande.


1. Ritratto del signor cav. D. Niccola de Azara ministro di S. M. il re di Spagna presso la Santa Sede.

Sul frontispizio del Tomo.


2. * Gemma incisa, che stava dianzi nel real museo Farnese a Napoli, rappresentante Bacco, ed Arianna, della più finita bellezza, cui non ha potuto imitare il bullino.

3. Pag. 5. * Bassorilievo in marmo bianco della villa Albani, con iscrizione latina, che dichiara la persona, sopra cui sta, essere Quinto Lollio Alcamene, decurione, e duumviro, vale a dire senatore, e magistrato supremo nella sua patria; come già notammo1 mettendo in dubbio la spiegazione, che ne dà Winkelmann per farne uno scultore, vedendo che tiene lo stecco nella mano destra (nella Tavola comparisce sinistra a cagione dell’essere stato inciso a rovescio, e pubblicato sempre così dopo Winkelmann), e nella sinistra un busto, cui sta lavorando. Il signor abate Marini, che ha ripetuto la stessa rappresentazione2, asserisce, che sul marmo non è uno stecco quello, che tiene il duumviro, ma un volume, come lo tengono tante altre figure togate, e una fra le altre presso il P. Montfaucon3. Escluso quel primario fondamento della spiegazione del nostro Autore, combina bene il resto a farcelo credere un duumviro, cioè il suppedaneo, che lo stesso Winkelmann credette essere un argomento di dignità4, che non conveniva per conseguenza ad uno scultore, come in fatti non lo ha Dedalo nei due bassirilievi parimente della villa Albani da lui dati5: la sedia, che dubito non sia un tribunale, come crede il signor abate Marini, conveniente bensi a quel magistrato6, ma da non usarsi in quella occa-


I i i 2 sione


  1. Tom. iI. pag. 145.
  2. Inscriz. Albane, cl. 4. n. 105. pag. 96.
  3. Antiq. expl. Tom. iiI. par. 1. pl. 8.
  4. Mon. ant. ined. pag. 23. 71. 96. 152. 190. Vedi anche il Padre Belgrado nei Saggi della soc. lett. Rav. Tom. iI. diss. 2. p. 97, segg.
  5. Monum. ant. ined. n 94-96.
  6. Everardo Ottone Dissert. de Consul. qui extra Romam, ec., Noris Cen. Pis. dissert. 1. cap. 3.