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che veramente promosse all’ultimo segno questo stile, possono essere più antiche di lui, fatte in Roma, o fuori.

X. * Statua della villa Albani di grandezza naturale in marmo bigio morato, lavoro del tempo de’ Romani, o de’ Greci al più. E’ particolare per il suo panneggiamento, nel quale somiglia un poco alla creduta Iside del Campidoglio1, e più ad un’altra data in rame dal Gori2. Forse Iside per questa forma d’abito di lino si diceva linteata3. La testa della statua non è sua, ma è antica. Mostra di avere come una perrucca. La capigliatura arricciata mal non conveniva a Iside; avendola le mentovate statue; e potendosi credere, che Iside così la portasse, per il proverbio antico, che gli abitanti di Memfi si gloriavano di possedere i ricci della dea Iside, come i Tebani di avere le ossa di Gerione, e i Tegeati il cuojo del cignale di Calidona ucciso da Meleagro4. Nel resto vi sono dei restauri non troppo ben fatti. Se ne parla alla pag. 97., 103. in nota col. 2. princ., e pag. 107.

XI. e XII. * Due ermi con testa senza barba, che pare ritratto. La pelle, di cui sono coperti, stante che in parte è corrosa, e mal restaurata, non si distingue bene se sia di cane, o di leone, come si è detto nel Tom. I. pag. 101. not. d. La forma delle orecchie, e del pelo può far credere più probabile, che sia di cane; sebbene per le ragioni portate nella citata nota possa crederli di leone. Il Gori5 dà un’urna di terra cotta, in cui vi è un genio alato colla pelle in capo, che pare di cane, e una figura di bronzo6, ch’egli crede un genio domestico parimente colla pelle di cane in testa.

XIII. * Statua in marmo bianco della villa Albani con testa, e braccia antiche, ma staccate, e lavorate a parte dal resto della statua. La testa è coperta di pelle, che non ben si distingue se sia di cane, o piuttosto di qualche animale selvatico, per quanto si scorge dalla dentatura, e dal pelo. Vedi la pag. 101., e Tom. iI. pag. 11.

XIV. * Statua di grandezza naturale in marmo nero con


te-


  1. Vedi qui avanti pag. 234.
  2. Inscript. antiq. in Etr. urb. exist. par. 1. Tab. 18. n. 2.
  3. Tertulliano De anima, cap. 2. n. 4.
  4. Michele Apostolio Proverb. cent. 20. num. 20. pag. 255. Lugd. Bat. 1653.
  5. Mus. Etrusc. Tom. 1. Tab. 84. n. 2.
  6. Tab. 88.