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questo eroe in atto di purificarli collo strigile per la morte data involontariamente al suo fratello Menalippo; e potrebbe essere una copia della famosa statua di Policleto rappresentante uno in atto di raschiarsi collo strigile. Vedi pag. 189. e 203. Ciò supposto dovrà spiegarsi, come un artefice etrusco abbia potuto copiare una statua greca. Si dovrà supporre un commercio d’idee, e di gusto relativamente alle belle arti fra quelle due nazioni, in maniera, che gli Etruschi siano stati trasportati per li capi d’opera dell’arte greca; e si dovrà anche supporre, che dessi abbiano continuato a scrivere colla stessa forma di lettere in tempi molto bassi; il che si accerta colla storia, e con monumenti quasi fino al principio dell’era volgare.

26. Pag. 162. * Corniola celebratissima in forma di scarabeo, del museo Stoschiano, ora presso il re di Prussia, in cui rappresentansi cinque dei sette eroi, che andarono contro Tebe, coi loro nomi in lingua etrusca. Vedi pag. 188. Secondo Palefato presso Giovanni Antiocheno, cognominato Malala1, furono cinque soli questi sovrani, che andarono in ajuto di Polinice: e sono Adrasto, Capaneo, Anfiarao, Partenopeo, e Ippomedonte.

27. Pag. 195. Moneta in bronzo di Hatri, o Adria, presa dal museo Borgiano a Velletri. Potrebbe appartenere all’Adria nel Piceno per l’iscrizione, che porta la lettera H sì fatta propria de’ Greci, anzichè degli Etruschi; e a quella città vengono attribuite più comunemente simili monete. L’idea della testa marcata nel dritto, la quale non rassomiglia a que’ bei volti, che veggonsi nelle medaglie della Magna Grecia, la farebbe credere etrusca, se noi non potessimo penaare, prescindendo anche da molte medaglie della Sicilia con teste forse più cattive, che quanto più i Greci d’Italia si allontanavano dalla Magna Grecia, tanto meno avessero perfezionate le arti. Ma io direi più probabilmente, che potesse appartenere a quella, o all’altra Adria stata anche greca, le quali ritenessero le monete degli Etruschi, o altri Itali; oppure viceversa, che ritornate etrusche ritenessero le lettere greche. E’ un


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  1. Hist. Chron. lib. 2. pag. 21.