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68 Meccanismo della Scultura

avanzi di raggi di due ruote viene indicato. Questa figura è ignuda dalla metà in su, e ha un panno verde sulle cosce, forse per indicare che il verde e lieto ammanto della terra divien visibile allo spuntar del sole. Sul destro omero di quell’Apollo scorgesi una bella mano muliebre d’una figura perita, la quale solleva in alto un bianco sottil panno, che quella divinità velava. Tal figura è probabilmente l’Aurora, che, dopo di avere scoperto il fole alla terra, ritirasi indietro.

§. 23. Queste pitture formate a figurine diligentemente lavorate facean desiderare che se ne trovassero delle maggiori, d’un pennello più franco, e d’una più ardita maniera. Arrise a questo desiderio la sorte, allorché in una gran camera disepolta a Pompeja dietro al tempio d’Iside, trovaronsi due larghi pezzi di pittura collocati poi nel museo Ercolanense.

[... e due altri disepolti a Pompeja]

§. 24. Ivi si rappresenta la favola d’Iside, o d’Io, e le figure hanno la metà della grandezza naturale. In una Io ha due corna in capo1, ed è ignuda sino alle reni, daddove le cade poi sino alle cosce la veste. Essa è portata da un Tritone, o da un Proteo, a cui siede sulla spalla sinistra, mentre questi colla sua sinistra mano l’abbraccia: a lui tiensi colla manca, e stende la destra ad una bella e interamente coperta figura muliebre, la quale del pari colla man destra gliela stringe, tenendo nella sinistra un serpente corto, ma di grosso e rigonfio collo. Siede quella figura fu un basamento, e dietro a lei sta un fanciullo giuocando con una situla, ossia vaso sacro. Dietro al fanciullo vedesi la figura d’un giovane, che ha ignudo l’omero sinistro, ed è probabilmente Mercurio, avendo nella sinista un caduceo con una situla assai minore della mentovata pocanzi, la quale


pen-


  1. Vedi Tomo I, pag. 91.