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presso i Greci, e loro Pittura. 67

biante insieme alla giovinezza molto fuoco e sagacità, e molta attenzione ai detti dell’altra figura; onde potrebbe prendersi per Achille. Sul sedile è un panno rosso sanguigno, o piuttosto purpureo, che gli vien a coprire una parte della coscia al luogo ove si posa la man sinistra: rosso è pur il manto che gli pende dietro, forse perchè tal colore conviene ai giovani eroi ed ai guerrieri; e diffatti usavanlo generalmente in guerra gli Spartani. Gli appoggi, ossia le braccia della sedia, sono molto alte, e sostenute da due Sfingi posate sul sedile, quali veggonsi in un basso-rilievo d’un Giove sedente nella villa Albani1: su un di questi appoggi posa il braccio destro. Appiè della sedia v’è una spada nel fodero con una correggia verde all’uso de’ Tragici, alla quale pende attaccata per mezzo di due anelli movibili nella guarnitura superiore del fodero. L’altra figura in piedi s’appoggia ad un bastone, che colla man sinistra tiene sotto la destra ascella, quale rappresentasi Paride in una gemma incisa2: ha la destra sollevata quasi in atto di contare, e tiene una gamba incrocicchiata sull’altra. Manca la testa a questa figura e al cavallo. Potrebb’esser questi Antiloco, il minore dei sigli di Nestore, che fa al dolente Achille il ragguaglio della morte di Patroclo, e il luogo ivi rappresentato potrebbe figurare la tenda d’Achille, ossia la casa di tavole, in cui quell’eroe trovavasi allora3.

§. 22. Oltre quelle pitture, ve ne sono alcune altre della medesima mano, ma non ben conservate. La più ragguardevole, non pubblicata, rappresenta un Apollo cinto di raggi il capo, e sedente sul carro del sole, come dagli


I 2 avan-


  1. Bartoli Adm. Antiq. Rom. Tab. 48. prese la Sfinge per un Griffo. Vedi Montfaucon Antiq. expl. Tom. I. pl. 15. fig. 2.
  2. Monum. ant. ined. num. 112.
  3. Avverte l’Autore nei Mon. ant. ined. Part. iI. cap. 11. pag. 170. num. 129., che Omero Iliad. lib. ult. vers. 480. chiama tenda l’abitazione d’Achille eretta nel campo a guisa duna casa di legno col tetto di canne. Tal tenda ravvisa egli in una bella gemma, che riporta in quel numero 129.