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p r e s s o   g l i   E t r u s c h i , ec. 219

Tale raccolta vedesi ora in Napoli presso il conte di Palma loro erede.

§. 17. Dopo quelle menzionar si deve la collezione, che trovasi in casa Porcinari, e contiene circa settanta pezzi, uno de’ quali bellissimo rappresenta Oreste inseguito da due figure, e col ginocchio sinistro piegato sul coperchio (ὅλμος) del tripode d’Apollo. Degli altri ornamenti di quello coperchio ne parlerò nella terza parte de miei Monumenti antichi. La figura del vaso può vedersi nella raccolta Hamiltoniana1.

§. 18. Il duca Caraffa Noya, grand’amatore delle antichità, ha cominciato a raccogliere, oltre molti antichi monumenti d’ogni maniera, anche de’ vasi che si sono ultimamente pubblicati. Il più bello e ’l più considerevole di questi vasi rappresenta con ben venti figure il combattimento de’ Greci e de’ Trojani pel corpo di Patroclo: ivi questi da quelli distinguonsi per la celata non molto dissimile dalle berrette frigie.

§. 19. Per ultimo il signor cavalier Hamilton, Ministro Plenipotenziario di S. M. Britannica presso il Re delle due Sicilie, ha formata una numerosa e sceltissima collezione di vasi di terra cotta, i quali poscia furono pubblicati dal signor d’Hancarville unitamente ai più bei vasi delle collezioni Mastrilli e Porcinari in quattro Tomi in foglio grande imperiale2. Questa è superiore a tutte le opere di tal genere, che sono state dianzi pubblicate: ivi ogni vaso è espresso in due tavole distinte, in una secondo la propria forma, e nell’altra secondo le giuste dimensioni, cosicchè i contorni, e più an-


E e ij cora


  1. Vol. iI. num. 30.
  2. Ai tempi di Winkelmann non si era pubblicato che il primo Tomo: il secondo s’è stampato nel 1767., e ’l signor d’Hancarville v’ha posta sul primo foglio dopo il frontispizio un’onorevole memoria del nostro autore, come s’è detta nella Prefazione. A questa raccolta si può unire l’altra se non tanto utile per le arti del disegno, almeno più ampia fatta dal ch. Passeri in tre gran Tomi in foglio, che abbiamo citata più volte, col titolo: Picturæ Etruscorum in vasculis: nella quale i vasi sono anche dipinti coi proprj colori, come sono quelli della raccolta Hamiltoniana.