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22 VITA DI PIO VII

dini di Lugo sorgere in armi contro i francesi gridandoli invasori e peggio 1; seguire Imola il movimento, danni tremendi inevitabili provocando sulla sventurata provincia2. Diresse lettere agl'insorti: disse il papa rispettar l'armistizio, profonder tesori per la osservanza dei patti; esser reo chi cercava disperdere immense cure, sacrifici enormi: mostrò i pericoli cui andavano incontro coll'insorgere contro un nemico forte, agguerrito, pronto a punirli. Vane parole! Nel bollore dell'ira generosa non intesero la voce del pastore, e perchè negava benedire alle armi con tanto disordine concitate e a sicura perdizione raccolte, lo dissero amico ai francesi, fautore di libertà3. Il generale in capo dava ad Augereau incarico di disperderli. La rapidità delle mosse, il numero dai combattenti, le vendette terribili esercitate mostrarono bene, che più del frenarli era nell'animo dei francesi desiderio d'incuter terrore alle popolazioni, onde gli esempi non avessero a rinnovarsi. Cappelletti incaricato d'affari di Spagna andò mediatore a pregare gl'insorti volessero deporre le armi pacificamente e risparmiare danni supremi a loro stessi, alle loro famiglie, alla patria: prevalse lo sdegno, si venne al sangue. Posti in mezzo il sette ottobre dai soldati capitanati

  1. Nacque l'insurrezione per le imposizioni dei francesi divenute gravosissime, e più per aver visto metter la mano sulla statua d'argento rappresentante s. Ilario patrono della città.
  2. Ingrossavano le fila degl'insorti i cittadini d'Imola. Infelici! Pagarono ben presto il fio della loro devozione verso la santa Sede. Bonaparte nel darne conto al direttorio scrivea « Stampe sediziose, predicatori fanatici suscitarono dapertutto la ribellione. I rivoltosi ordinarono in pochi giorni quello che essi chiamavano l'esercito canonico e papale. Stabilirono il loro quartier generale a Lugo, grosso borgo nella legazione di Ferrara quantunque appartenente alla Romagna.
  3. Vedi Coppi annali d' Italia in continuazione del Muratori anno 1796. Tom. I pag. 412.