Pagina:Storia della vita e del pontificato di Pio VII.pdf/36

16 VITA DI PIO VII

rato in tutte le azioni della vita, si armò sempre di eroico e santo coraggio quando vide in qualche modo o compromesse o attaccate le prerogative della sua chiesa1. Pretendeva il cardinal Spinelli legato di Ferrara esercitare la sua giurisdizione in certe terre formanti parte della diocesi imolese. Chiaramonti con quello spirito di mansuetudine e di modestia, da cui vedremo informate tutte le sue azioni, volle sulle prime persuadere il collega a desistere da quell'atto arbitrario: e poiché vide inutili le rimostranze, senza rinunciare alla moderazione, parlò da vescovo: sostenne i diritti della sua chiesa: energiche furono le difese: immediato il riparo.

XII. Ed appunto da quest'epoca segnano il loro principio le dure prove e crudeli, che consumarono dolorosamente la vita dell'immortale Pio VI e collocarono nel punto più culminante la gloria del mansueto e magnanimo di lui successore. Discorrerò sommariamente i fatti che si congiungono alla nostra storia. Lo spirito filosofico, che avea preparati in Francia i mali e fomentate le discordie e le stragi che hanno tristamente contrasegnata la fine del secolo XVIII raccoglieva il frutta delle sparse dottrine. La repubblica di Francia bagnata di sangue dopo aver rovesciati gli ordini sociali, violate le leggi umane e divine, uscita in armi, prese a minacciare l'Europa. L'Italia divisa nelle sovranità e negl'interessi, indifesa dalla parte delle alpi, era facile a conquistarsi. Sino dal principio della rivoluzione Mirabeau avea gridato, doversi invadere la ricca penisola per ristorare le finanze di Francia2: il rio con-

  1. Egli che, vescovo di Tivoli, erasi dichiarato pronto a dare la sua dimissione se alla difesa da lui fatta dei suoi episcopali diritti non si fosse resa la dovuta giustizia, per la questione insorta in Imola fra lui e il cardinal Spinelli legato di Ferrara non dubitò di dire, che non vivea più in comunione col detto porporato. S'interposero prudentemente i cardinali amici d'ambo le parti: furono in pace composte le vertenze e al Chiaramonti che impavidamente sostenea i diritti della sua chiesa, si fecero le debite scuse.
  2. Hardion - Storia Univers. Tom. XXVII.