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dei capi di quella insurrezione, imbarcavasi per Roma;1 e s’annunziava la resa di Catania iu Sicilia alle truppe regie.2

Mettevansi in quiescenza il giorno 11 diciannove inpiegati al ministero della guerra, ed erano:

N. 1. Petrilli. N. 11. Martinelli.
« 2. Viviani Ruggero. « 12. Navona Francesco.
« 3. Battaglia Luigi. « 13. Francois Pietro.
« 4. Brancadoro Alessandro. « 14. Ruffini Vincislao.
« 5. Mosca Salvatore. « 15. Reboa Filippo.
« 6. Pantanelli. « 16. Piselli Pietro.
« 7. Persico Luigi. « 17. Vignola Ferdinando.
« 8. Antonelli Pietro. « 18. Valeri Luigi.
« 9. Gaggiotti Camillo. « 19. Persico Giuseppe.3
« 10. Iacovilli Paolo.

Pubblicavasi pure il decreto del 10 contro i renitenti a pagare il prestito forzoso scaduto alla fine del marzo, ed accordavansi loro sette giorni di dilazione.4 Si adottavano inoltre, con decreto, nuove disposizioni sull’officio centrale di statistica.5

Si disse comunemente che in quel giorno il cittadipo Salvati si recasse alla chiesa di san Pietro per rimunerare i chierici che eransi prestati alla cerimonia del giorno di Pasqua, ma che essi ricusassero di ricever danaro, dicendo di essere stati pagati dal capitolo.6

Il 12 venne rimesso in libertà il tenente Ermenegildo Rota che era stato arrestato il 5.7


  1. Vedi il Monitore del 14, pag. 328, e Le memorie ec. di un veterano austriaco, vol. II, pag. 270.
  2. Vedi detto, pag. 330.
  3. Vedi detto del 12, pag. 321.
  4. Vedi il Monitore dell’11, pag. 317.
  5. Vedi detto come sopra.
  6. Vedi il Costituzionale dell’11.
  7. Vedi il Monitore, pag. 321.