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CAPITOLO III.

[Anno 1848]


Avvenimenti importantissimi del mese di febbraio 1848, e dei primi giorni di marzo fino a che si conobbe la rivoluzione di Francia. — Proclama clandestino dell’8 febbraio. — Dimostrazione pel Corso. — Il principe Corsini si reca dal Santo Padre. — Atto famoso del medesimo ove sono le espressioni: benedite, gran Dio, l’Italia, e conservatele sempre questo dono di tutti preziosissimo la fede, del giorno 10.— Dimostrazione del giorno 11 al Quirinale. — Discorso del Santo Padre ai capi dei corpi militari. — Parole concitate del Santo Padre dalla loggia del Quirinale: non posso, non debbo, non voglio. — Nuovo ministero il 12. — Creata una commissione per proporre quei sistemi governativi, che fossero compatibili con l’autorità del pontefice e coi bisogni del giorno. — Banchetto in Napoli in onore della civica romana. — Feste in Oriente pel Santo Padre e per da rivoluzione italiana. — Parole del Santo Padre alla civica dalla loggia di Belvedere il giorno 20. Imprestito di, scudi dugento mila aperto dal municipio per fabbricare case per la povera gente. — L’opera dell’abate Vincenzi sugl’Israeliti arsa dalla scolaresca. — Il carnevale di Roma. — Racconto di quello del 1848. — La rivoluzione contraria al carnevale. — Indirizzi e poesie in senso rivoluzionario. — Opposizione dei rivoluzionari alla festa dei moccoletti l’ultima sera di carnevale. — Primi sentori della rivoluzione di Francia del 24 febbraio. — Primi effetti che produsse.


La rivoluzione era ornai già matura, prima per gli avvenimenti della Svizzera, e poi per quelli della Sicilia e di Napoli. Il Piemonte e la Toscana bollivano e facevan ressa sugli altri. Le genti lombarde sdegnose mordevano il freno, e le Camere francesi colla esibizione scenica e spettacolosa delle loro simpatie per le cose romane, non altro facevano che aggiungere maggiore esca al fuoco che già era per divampare.

Dicevasi da noi fino dal principio che si voleva esautorare il pontefice, che le lodi eran finzioni, e gli applausi