Pagina:Storia della letteratura italiana - Tomo I.djvu/92


Parte II. 53

medesima Orazio accenna l’infelice morte di Archita, che perì naufrago presso le spiagge della Puglia in un luogo che dicevasi Litus Matinum. Nè alle scienze soltanto si ristrinse la gloria d’Archita, ma quella ancora di guerriero conseguì egli felicemente. Più volte condusse al combattimento le truppe della sua patria; e condotte da lui mai non furono vinte; appena egli ne ebbe deposto il comando, furono rotte, e disperse1.

XVI.

Fama di Archimede e Scrittori che ne hanno illustrato la Vita.

Assai maggior nondimeno si fu la fama, che si acquistò Archimede, di cui possiamo dire con ragione, che, quando l’Italia altri antichi Matematici non avesse a vantare, di questo solo potrebbe giustamente andar lieta e superba. Io non recherò qui gli elogi, che di lui leggonsi presso gli antichi scrittori, che buoni giudici non sembrerebbero essi forse ad alcuno, poichè vissuti in tempo, in cui la Matematica non era ancora a quella luce e a quella perfezione condotta, in cui è al presente. Alcuni soli più recenti piacemi di addurne. Il Vossio non dubita di chiamarlo: Divini vir ingenii, qui priorum omnium luminibus obstruxit2. Il P. Tacquet lo dice: Apex humanæ subtilitatis: totius Mathematicæ disciplinæ absolutio3. Nella Storia dell’Accademia delle Scienze egli è chiamato uno de’ più possenti Genj, che nelle Matematiche sieno mai stat14. Il gran Leibnizio finalmente, a cui niuno de’ più profondi Matematici non negherà fede, così di lui dice in una lettera a Mr. Huet citata da Mr. Dutens5: Qui Archimedem intelligit, recentiorum summorum virorum inventa parcius mirabitur. Le quali brevi parole contengono il maggior elogio, che di lui possa farsi. E che tali elogi gli sien dovuti, agevolmente il conosce chiunque o ne esamina i libri, che ce ne sono rimasti, o legge ciò, che di lui raccontano gli autori, che ne hanno scritta la Storia. Fra questi meritano singolarmente di esser letti il Conte Giammaria Mazzuchelli, di cui abbiamo una bella Vita di Archimede stampata in Brescia l’anno 1737 e il Montucla, che le invenzioni e le scoperte di Archimede ha diligentemente esaminate6. Belle ricerche ancora so-

  1. V. Bruck. loc. cit.
  2. De Art. & Scient. Nat. cap. XVI.
  3. Historica Narrat. de ortu & progr. Mathes.
  4. Anno 1709.
  5. Tom. II p. 161.
  6. Hist. des Mathem. t. I p. 231 &c.