Pagina:Storia della letteratura italiana - Tomo I.djvu/302

l’origine del dicadimento della Romana Eloquenza, rimane a vedere chi ne fossero i principali Autori. Molti ne incolpano Seneca; ma assai prima di lui avea l’Eloquenza sofferto un rovinoso tracollo. L’Abate Gedoyn nella bella Prefazione premessa alla Traduzion Francese di Quintiliano da lui pubblicata in Parigi l’anno 1718 ne accusa singolarmente Ovidio e Mecenate. Ma l’esempio di Ovidio non poteva certo aver forza su gli Oratori, che non volevano da un Poeta apprendere l’Eloquenza. Mecenate egli pure non fu Oratore, e benché possa aver concorso a introdurre uno stil languido e ricercato, di cui già abbiamo veduto ch’ei si compiacque, pare nondimeno, che dalla schiera stessa degli Oratori si debba sceglier l’autore di questo decadimento; e io penso, che questi fosse singolarmente Asinio Pollione74. Era egli uom colto e di non ordinario sapere, e della Romana letteratura benemerito singolarmente per la pubblica Biblioteca da lui prima che da ogni altro aperta in Roma. Ma pare, che egli volesse innalzar la sua gloria sulla rovina di quelli, che aveanlo preceduto. I migliori tra’ Romani scrittori furon da lui presi di mira. I Comentarj di Cesare,