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Il Planisfero di Bartolomeo Pareto (a. 1455) abbraccia pure tutto il mondo conosciuto ai suoi tempi; vi domina però l’intento di descrivere a preferenza le costiere marittime ed i contorni delle isole. Per ciò le parti interne di queste e dei continenti sono trascurate, ed appena vi si notano le città più importanti con qualche leggenda o con la figura dei sovrani delle principali regioni1, come sarebbero dell’imperatore di Alemagna, del Gran Turco, del Gran Tartaro, del Soldano di Babilonia: Genova si presenta con superiore grandiosità, quasi regina del mondo: delle altre città sono designate solo Venezia e Boma. Nella Francia primeggiano Parigi ed Avignone: nella Spagna Siviglia e Granata. Il Cairo è detto Civitas magna Carii: nella Siria sono indicate Gerusalemme, centro del mondo allora conosciuto, Damasco, il mare di Galilea, il lago di Pentapoli mar Morto. Del mar Bosso è detto che si chiama con tal nome non perchè l’acqua, ma il fondo è di colore rosso; come pure che per suo mezzo le navi dei mercanti indiani portano le spezierie che depongono in Babilonia (Cairo) e di là in Alessandria. Così pure di Basora o Bassorah si legge che colà approdano le navi dell’India cariche di spezierie, poscia di là per terra coi cammelli le trasportano a Damasco e per tutta la Siria.

Sulle coste occidentali d’Africa il mappamondo del cartografo genovese si arresta al capo Bojador. A fianco dell’isola Lancellotta o Lanzarotta si vede l’insegna della croce di Genova colla scritta: Lanzarotto Maroxallo Januensi.

74. Carte ellittiche. — Non rare sono le carte medioevali, in cui la Terra è terminata da un contoro ellittico. Molto probabilmente gli autori di tali carte si fondavano sulla opinione, generalmente ammessa, che la lunghezza della Terra fosse il doppio della sua larghezza. Il venerabile Beda dà alla terra la forma di un uovo, e come tale è descritta pure la Terra nella dissertazione cosmografica che accompagna la celebre carta Ca-

  1. Pietro Amat, in Memorie della Soc. geogr. italiana, I, pag. 55; Canale, Storia del commercio dei viaggi, ecc., p. 459.