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vita del colletta. 9

stesso correggere, curando la lingua e l’arte che a lui gradatamente rendevansi famigliari. Il quale progresso de’ suoi studii a noi che il vedemmo apparve miracoloso; e per fatiche incredibili, e dopo tre copie tutte di sua mano, condusse la storia presso a quel grado di finitezza sul quale egli stesso avea fisso in animo fermarsi. Quando negli estremi giorni del suo vivere le forze del corpo, affatto prostrate, vietarongli ogni sforzo della mente, mancavano appena al decimo libro le ultime cure,

Di pochi scrittori l’effigie dell’animo è tanto scolpita nelle opere loro, come quella del Colletta è nelle Storie. In esse i pensieri di tutta la vita sua, e gli affetti e i dolori e le speranze compresse, e gli alti disegni, e una fiducia indomabile, e gli idoli tutti della mente. Scrivere per lui era operare: operare a senno suo pel bene d’Italia, sciolto da’ viluppi e dagli ostacoli che a lui nel maneggio delle pubbliche faccende impedivano di governarle secondo il suo libero giudizio. Amava le storie tanto più, parendogli in esse finalmente avere acquistato la padronanza del suo ingegno. Nel quale era affatto singolare e vie più mirabile a’ dì nostri una coerenza, un accordo di tutte le parti sue, una sintesi, per così dire, formatasi in lui dal poco vagare col pensiero sulle dottrine instabili e i mal fidati sistemi de’ teorici, avendo egli sempre più fatto che letto, e le cose da lui vedute in sè riflettendo, c senza soccorso d’altrui scienza a sè giudicandole con franca lealtà. I quali suoi modi lo ravvicinavano piuttosto agli esempi antichi che non alle forme più frequenti in questa civiltà nostra. A lui l’ingegno e le sventure insegnavano i tempi che corrono, ma pur gli mirava come estranio, e gli abiti del vivere come dello scrivere tenevano sempre in qualche parte d’un fare più antico. Quindi ne’ suoi concetti e nell’esporgli un certo costume insolito, un atteggiamento tutto suo; quindi anche molta efficacia a convincere ed a commuovere, perchè quel suo risoluto sentenziare sempr’era sincero, la persuasione forte, cd egli guardava unicamente a quella elevatezza che aveva nell’