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rusalemme al sepolcro di Cristo. Ma ciò non avendo potuto eseguire, lo fece invece collocare sopra il corpo del beato Marcello martire, il quale fu sepolto nella città di Cabillono1, dove quel re avea la sua sede, ed ivi ancora al dì d’oggi si trova: nè avvi altra opera formata d’oro, che a questa si possa paragonare. Ma noi, toccate brevemente queste cose che degne erano da notarsi, riprendiamo ora il filo della nostra storia.


CAPO XXXV.

Della morte det re Autari, e del regno di Agilulfo.

[A. D. 590.]Ma intanto che gli ambasciadori d’Autari erano in Francia, questo re morì, per quanto si dice, avvelenato in Ticino, alle none di settembre2, dopo d’aver regnato sei anni3. Perciò immediatamente i Lango-

  1. Il nostro testo Cavallonno. Ora Chalon sur Saone. Questa città fu edificata dallo stesso Guntranno.
  2. Cioè il dì 5.
  3. Qui ebbe principio l’Indizione nona, sotto cui v’ha una lettera di s. Gregorio papa a tutti i vescovi d’Italia, dalla quale si conosce un empio editto del re Autari fatto poco prima della sua morte. Nel-