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bra1, Vitiano, Brentonico, Volene2, Ennemase, due in Alsuca, ed uno in Verona3. Disfatti i predetti castelli dai Franchi, tutti i cittadini furono da costoro condotti prigioni. Ma al castello di Ferruge per intercessione dei vescovi, Ingenuino di Savione4 e Agnello di Trento fu concessa la redenzione al prezzo di seicento soldi per ogni testa di uomo. Intanto l’esercito de’ Franchi, per estraordinaria alterazione del-

  1. Altri Cumbra, Britianum, o Brixianum.
  2. Volenes: Altri Belones, Bulonesene, Mase, Volaernes.
  3. Il Cluverio (Ital. antiqu. lib. I. cap. 15.) congettura che debba leggersi Volenes, o Malsesene, castello che anche oggi si vede in riva del Benaco fra Brentino, e Brentonico, si chiama appunto Malsesene. Lo stesso Cluverio (cap. 16.) confessa di nulla poter dire di Cimbra. Tesana poi è quello che volgarmente si dice Tessina fra Feltre e Trento. In mezzo di questi sta Viviano, non Vitiano, come male si legge nel testo. Appiano posto sopra Trento ora si chiama Altiano. Semiana poco distante da Feltre presso al fiume Cismone chiamasi al presente Meàn. Fagitana è forse il villaggio oggi detto Faiàn presso Feltre; Volene è un altro villaggio sull’Adige sopra Verona vicino alla Chiusa, detto ora Volagne, e Volargne. Ferruge finalmente, forse Verruca, è, secondo il medesimo Cluverio, Castel della Pietra.
  4. Sabione o Savione, di cui si parla al c. 26. di questo libro, è oggi un piccolo castello lontano circa dieci miglia da Brixen, e che chiamasi volgarmente Saben (Cluver. loc. cit.).