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libro iii. capo xxx. 167

mente accadde in appresso. In questo medesimo tempo (incerta n’è la cagione) Ansul cognato del re Autari fu ammazzato in Verona.


CAPO XXXI.

Come nuovamente l’esercito de’ Franchi venne in Italia.

Nella stessa stagione, essendo reduce da Costantinopoli Grippone legato di Childeberto re de’ Franchi, ed avendo riferito allo stesso re ch’era stato onorevolmente accolto dall’imperatore Maurizio, e che questi gli avea data parola di vendicare1 a tutta soddisfazione di Childeberto le ingiurie che avea ricevute in Cartagine2, il

  1. Ultum iri: altri se ulturum.
  2. La ingiuria ricevuta fu la seguente: Childeberto mandò a Maurizio Bodegesillo, Evanzio e Grippone. Questi essendo approdati a Cartagine, avvenne che un servo di Evanzio tolse a un mercatante un monile. Questo mercatante non avendo potuto ricuperare il suo colle preghiere, prese violentemente quel servo e l’uccise. Saputosi l’omicidio dal prefetto venne agli ambasciadori scortato da buon numero di milizia, e nata una rissa fra esso e i detti ambasciatori, Bodegisillo ed Evanzio furono uccisi da quei soldati. Allora Grippone ricorse all’impera-