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SERATA II


Gli Alpinisti ed i viaggi alpini.

Alpiner club, 1. — Il Club alpino italiano, 2. — L’apostolo Budden e il suo vangelo, 3. — Che cosa sia temerità, 4. — L’arte di arrampicarsi, 5. — Il Monte Cervino e la catastrofe del 1865, 6. — L’alpinismo come elemento educativo, 7.


1. Ritornando il giovedì seguente a quel convegno così variegato col mio album sotto l’ascella, come aveva promesso, pensava tra me: certamente quei ragazzi stettero cheti la prima sera, perchè era la prima sera; ma debbono essersi mortalmente annojati. Ci scommetto che nessuno si arrischia di metter sul tappeto la proposta che lo zio continui la sua narrazione, se pur ce n’ha uno che si ricordi ch’io ho promesso di continuarla. Ma che volete contro la mia aspettazione, appena mi videro apparire sull’uscio della sala, tutti mi furono adosso, piccoli e grandi, ricordandomi la fatta promessa. — Manco male! dissi tra me e’ pare ch’abbiano abboccato l’esca.

Presi dunque una scranna e cominciai.

«Voi volete dunque sapere che cosa sia il Club alpino....».

«E l’apostolo?» gridò Giorgino.

«Zitto: si può parlar d’apostoli, prima di spiegarne il vangelo?... Il nome stesso di Club alpino già vi dice che c’entra qualcosa d’inglese. È impossibile che non abbiate letto o sentito parlar quanto basta per sapere che ci sono degli uomini di pasta così ferrigna che mettono ogni lor gusto nell’inerpicarsi su pei dirupi, come gli orsi e i camosci, e credono d’aver raggiunto lo scopo della loro vita quando possano mettersi sotto i piedi una cima, tenuta per inaccessibile prima di loro. Questa fatta di