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un cielo nel mare 193

sul fondo di colline verdeggianti coperte di ulivi e di vigneti, interrotti a volta a volta da rupi ignude, pittoresche, che si avanzano in mare, quasi abbracciando quelle baje silenziose, quei golfi di smeraldo, ove le barche pescherecce trovano sempre un asilo sicuro contro il furore delle onde. Il sole cadente illuminava la scena co’ suoi raggi dorati, e ne traeva, col gioco delle ombre, tutti gli effetti di un paesaggio incantevole....

5. » Ma il sole finalmente si cela, tuffandosi nelle onde: e il colorito del paesaggio illanguidisce, sfuma e a poco a poco tutte le sfumature si fondono in una tinta uniforme di un bigio cinereo. Anche ogni fantasma di terra si dilegua: e terra e mare e cielo, tutto involge nello stesso manto la notte. Solo dal fondo nero, uniforme, spicca ancora la candida striscia, che lascia il bastimento dietro di sè. Presto però le tenebre devono cancellarla.... Ma che?... Guarda; quella striscia non si cancella.... la sua bianchezza non si smorza.... anzi pare che cresca col crescere dell’oscurità. Questa è strana davvero!... Che il mio occhio m’illuda?... No; io ci vedo perfettamente.... quelle spume, onde al battere delle ruote si copre la larga via segnata dal vascello, sembrano fiocchi di soffice bambagia, illuminati dalla luna; ma la luna non isplende nel cielo; la notte è serena, ma fitta.... Il candore delle spume ricresce; ove più ribollono, pigliano l’aspetto di vampe leggiere di zolfo, che lambiscono le onde, oscillano, scompajono.... di tratto in tratto vivaci scintille spiccano di mezzo all’onda agitata, sempre più spesseggiano, quasi falde di fuoco che venissero a spegnersi in mare. Talora dei guizzi più vivi imitano in seno alle onde il lampo che solca le nubi. Infine quella larga fascia ondosa che segna la via del vascello è divenuta tutta luminosa, e tu credi riportata sul fondo nero, uniforme del mare, quella Via Lattea, che noi vediamo, nelle notti più serene, così bianca, così aerea, così sfumata, interrompere il cupo azzurro del cielo. Come dal seno di quella nebulosa1 spiccano luccicanti le stelle, così dalla striscia ondosa si staccano faville che si direbbero accese, per loro trastullo, dai genietti del mare, folleggianti nella calma notturna. Ma la via lucente, le scintille ond’era gemmata, i lampi che la solcavano, tutto languiva a fronte di quel turbine lumi-

  1. Le nebulose sono come macchie biancastre che si osservano col telescopio nel cielo. Alcune, dette solubili, per lo più di forma tonda, osservate attentamente si risolvono in una moltitudine di punti luminosi. Altre, che hanno forme irregolari, si dicono insolubili, perchè sembrano formate di materia continua. La Via Lattea, benchè abbia in apparenza la forma di un lungo nastro, appartiene alle nebulose solubili.