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V. — La costituzione psicologica dell’uomo.


1) Il corpo umano è un aggregato di unità fisiche, atto ad entrare in molteplici rapporti con i corpi esterni: così l’anima (mens) non è un’unità semplice, ma un aggregato organico d’idee, atto ad accogliere in sè altre idee, cioè ad avere molteplici rappresentazioni dei corpi (prop. 14-15). In ciascuno di questi contatti, come dal rapporto del corpo con gli altri corpi risulta un movimento che deriva dall’uno e dagli altri, così l’idea corrispondente ci rappresenta lo stato del nostro corpo e quello degli altri corpi con cui è in rapporto: perciò «le idee che abbiamo dei corpi esterni esprimono più la natura del nostro corpo che quella dei corpi esterni» (Et., II, 16, dim.).

Prop. 15. L’idea che costituisce l’essere formale della mente umana non è semplice, ma composta di molte idee.

Prop. 16. L’idea di qualunque affezione del corpo umano da parte dei corpi esterni deve involgere la natura del corpo umano e nello stesso tempo quella del corpo esterno.

Nelle due proposizioni successive Spinoza passa a spiegare la memoria e l’associazione delle idee. La spie­gazione che egli ne dà è fisiologica: la persistenza delle immagini è messa in rapporto con la persistenza delle impressioni materiali nel corpo. Ma questo non implica una dipendenza: è un semplice richiamo a ciò che av­viene nella serie corporea parallela. Siccome l’idea o immagine del corpo esterno non è tanto un rispecchia­mento di questo, quanto uno stato nostro, nel quale concorre anche la natura del corpo esterno, così non è affatto necessario che questo esista realmente perchè noi ne abbiamo l’immagine: basta che l’azione sua, lo stato prodotto in noi, persista e non sia tolta da un’altra azione contraria. L’azione sua, cioè lo stato corrispondente in noi tende, in altre parole, a persi-