Pagina:Spinoza - L'Etica - Paravia, 1928.pdf/32


— 16 —


Così definita la sostanza unica, Spinoza applica ora ad essa ciò che di essa si è genericamente detto nella prop. 7.

Prop. 11. Dio, cioè la sostanza costituita di infiniti attributi, ciascuno dei quali esprime un’essenza eterna ed infinita, esiste necessariamente.

Spinoza dà di questo teorema tre dimostrazioni: le quali sono tutte fondate sullo stesso principio e ripro­ducono — certo però in una forma tutta particolare a Spinoza — la famosa prova ontologica dell’esistenza di Dio. Il volgare non si eleva al disopra delle cose finite e particolari e ad esse sole attribuisce una reale esi­stenza: la loro unità è per lui soltanto un’interpretazione soggettiva, un pensiero, la cui realtà non è affatto sicura. Ma se noi le consideriamo filosoficamente, noi vediamo che tutte le cose finite sono tali perchè sono determinate e negate da altre cose finite, che le une e le altre sono contenute in realtà più vaste, le quali dànno ad esse la potenza di essere e di agire e conten­gono in sè la ragione delle loro determinazioni e negazioni reciproche. Ora queste realtà più vaste, in quanto anch’esse determinate e finite, ci rinviano anch’esse ad altre e così in ultimo ad una realtà unica e suprema che contiene in sè l’essere e l’attività di tutte le cose, è la ragione di tutte le cose e delle loro determinazioni nel mondo dell’esistenza finita. Questa è la realtà piena, l’essere perfettamente positivo, che, non avendo nulla fuori di sè che possa determinarlo e limitarlo, non può nè sorgere, nè mutare, nè perire ed esiste eternamente per la sola virtù propria, mentre le determinazioni sue singole sorgono e periscono, ora esistono ed ora non esistono. Non sarebbe ora una contraddizione l’assu­mere che esista realmente un essere singolo, per es., il mio io pensante, e sia invece incerta l’esistenza dell’es­sere universale, della sostanza, per cui soltanto è pos­sibile l’esistenza dell’essere singolo? Ciò sarebbe come credere che sia reale solo un piccolo tratto di spazio che