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astiene dal recare danno altrui per paura d’un danno maggiore. A questo patto potrà dunque stabilirsi la società, che essa arroghi a sè il diritto, che ciascuno primitivamente possiede, di tutelarsi e di giudicare del bene e del male; in modo che essa abbia facoltà di imporre una maniera comune di vivere, di far leggi e dì tutelarle non con la ragione, la quale non può domare le passioni, ma con minaccie.

Una simile società fondata sulle leggi e sul potere di conservarsi, si dice stato e quelli che sono tutelati dal diritto statale, cittadini: dal che facilmente comprendiamo non esservi nulla nello stato naturale che sia per comune consenso bene o male, in quanto ciascuno, nello stato naturale, pensa solo al suo vantaggio e di arbitrio suo, tenendo solo conto dell’utile suo, decide del bene e del male e non è obbligato per legge ad obbedire a nessuno se non a sè solo. Ed il peccato non è che una disobbedienza, che soltanto il diritto dello stato può punire; come il merito è l’obbedienza del cittadino, che per essa è giudicato degno di godere dei vantaggi dello stato. Inoltre nello stato naturale nessuno è per comune consenso padrone di cosa alcuna, nè vi è nella natura alcunchè che possa dirsi di quest’uomo e non di quello: ma tutto è di tutti: e perciò nello stato naturale non può concepirsi alcuna volontà di dare a ciascuno il suo o di togliere ad alcuno il proprio: cioè nello stato naturale non avviene nulla che possa dirsi giusto od ingiusto: il giusto e l’ingiusto compaiono soltanto con lo stato civile, nel quale per comune consenso si decide che cosa sia dell’uno e che cosa dell’altro. (Et., IV, 37, scol. 2).


V. — Dalle passioni alla ragione.

1) Con la prop. 38 comincia una specie di trattato di morale applicata; nella prima parte (prop. 38-58) Spinoza esamina le passioni, dalle quali deve guardarsi chi vuole progredire verso la perfezione.

Anzitutto per vivere la vita dell’intelligenza bisogna esistere ed esistere nelle migliori condizioni per la vita superiore: quindi sarà un bene tutto ciò che conserva la nostra personalità fisica e ne svolge le attitudini: e