Pagina:Spinoza - L'Etica - Paravia, 1928.pdf/110


— 94 —

saggio ad una maggior perfezione; ma anche il possesso della perfezione è accompagnato, come in Dio (cfr. Et., V, 17 e 36 scol.), da una gioia sempre uguale che è beatitudine. Perciò alla mente in quanto agisce, ossia è perfetta, ed afferma questa sua perfezione, possiamo riferire gli stati affettivi del desiderio e della gioia (prop. 58); ma nessuno degli stati affettivi della tristezza (prop. 59). La virtù attiva che si oppone alle passioni è la forza (fortitudo), che Spinoza divide in intrepiditas e generositas. La prima è il desiderio della vita razionale; la seconda è il desiderio di aiutare ed amare gli altri in conformità della ragione (prop. 59, scol.). Questo accenno ci introduce al quarto libro nel quale Spinoza traccia all’uomo la via che lo conduce, attraverso la servitù, alla liberazione.