Pagina:Speraz - Nell'ingranaggio.pdf/9



NELL’INGRANAGGIO


I.

La lettera della signora Pianosi era garbatissima; Gilda Mauri la rilesse con piacere ad alta voce, per farla ben comprendere a zia Caterina, che l’ascoltava tutta raccolta, le braccia abbandonate sul suo lavoro, gli occhiali inforcati sul naso, come se avesse dovuto leggere lei, perchè con gli occhiali le pareva di capir meglio anche quando leggevano gli altri.

— Che brava signora! — esclamò mentre Gilda ripiegava la lettera: si vede che la contessa Vimercati ti ha raccomandata come va, che Dio la ricompensi! — E ora tocca a te, Gilda, a farti onore. Bisogna che tu badi bene a non farti vedere spensierata e leggera come sei tante volte, i signori, figliuola...

A questo punto la ragazza fece un piccolo atto d’impazienza e troncò le parole della vecchia, dicendole allegramente: