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«Spero vederla oggi prima di pranzo nel suo salotto, in mezzo a una società brillante quanto distinta.

«Comandi sempre e conti sulla buona volontà del

«Suo affezionatissimo

Servitore
«D. Carlo Bardaniti


Era una promessa. Edvige passò nel ricco salotto, col cuore franco e sicuro.

Rientrando, verso le cinque, Giovanni Pianosi trovò una mezza dozzina di broughams e tre o quattro coupés di padronato che stazionavano nel cortile. Gli sovvenne che quello era il giorno di sua moglie, e pensò alla noja di tutte quelle visite.

Se egli se ne fosse ricordato prima, non sarebbe rientrato così presto.

Ora non poteva esimersi dai fare la sua comparsa: potevano averlo visto e a lui non conveniva offendere le convenienze.

Soffocò un sospiro e salì le scale.

Nell’anticamera il domestico gli disse che c’era là tutta Milano, e che lo aspettavano.

Egli s’arrestò un momento davanti all’uscio socchiuso del primo salotto e vide uno spettacolo imponente.

L’espressione iperbolica di cui il domestico si era servito, come un moderno cronista, non gli parve più tanto esagerata.

Si trattava veramente di una dimostrazione! Tutti i suoi amici e conoscenti erano là riuniti.

Sentì qualche cosa nel cuore.