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meno tre giorni della settimana: sabato, domenica e lunedì?

Non le restava che una strada: cercar un posto fuori di Milano, in qualche provincia lontana.

Questo era un pensiero savio. Ma finora le era mancato il coraggio di metterlo in esecuzione. Il suo cuore sanguinava alla sola idea di un passo così decisivo, che l’avrebbe allontanata forse per sempre da Giovanni Pianosi. Non era guarita di quell’amore: tutt’altro.

Se aveva avuto il coraggio di uscire dalla casa del Banchiere, non era però possibile che lo dimenticasse così rapidamente. Tutta la sua forza bastava appena a trattenerla dallo scrivergli e dal cercar di vederlo.

Due mesi erano già passati dacchè ella aveva lasciato il suo posto di istitutrice, e lui non aveva dato segno di vita. Questa indifferenza la cruciava, quantunque cercasse di spiegarsela in mille maniere.

Forse Giovanni era in collera con lei per quella specie di fuga dalla sua casa: perchè non lo aveva consultato, nè salutato altro che insieme a sua moglie. Forse aveva compreso che faceva un grande sacrificio e s’imponeva di rispettarlo? Chi sa! Ella avrebbe dato dieci anni di vita per sapere se lui soffriva della sua lontananza, o se era tranquillo.

Conoscendo pochissimo il carattere dell’uomo che amava, non riesciva a risolvere questo difficile problema, e si tormentava, ora esaltandosi in un misticismo appassionato, ora sprofondando nell’abbattimento e nello sconforto.

Pure, di tratto in tratto il suo animo si solle-