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vi badò, ma poi cominciò ad osservarla e il suo stupore andò crescendo di giorno in giorno.

E c’era di che. Egli non riconosceva più sua moglie: quella era una donna affatto nuova, di cui egli non aveva veduto che l’ombra. La sua bellezza si animava, i suoi occhi sfavillavano. E a sentirla parlare, a quelle sue risposte così pronte e vivaci, a volte profonde, nessuno avrebbe creduto che quella era una convalescente del manicomio.

E quell’arte di vestirsi, e quella civetteria raffinata, dove le aveva imparate?

Per un poco, il buon scienziato fu felice. Nell’effusione del suo bel cuore, egli si sentiva una voglia matta di abbracciare il suo giovine ospite. Gli sorrideva come a un figlio, gli accarezzava le spalle, gli stringeva le mani in modo da far strabiliare il giovine.

Di che mai poteva essergli riconoscente il marito di Laura? Ne’ suoi soliloqui, egli già non chiamava