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serebbe lui solo: è ricco! Potresti fare ogni anno in carnevale un viaggetto a Venezia; l’estate andresti a Recoaro.... e l’amore non ti mancherebbe no, sta tranquilla.

— Ma come puoi dirmi questo, zio? Come puoi supporre, tu così intelligente, ch’io ami il signor Arturo?

Il signor Luigi fece un atto d’impazienza, poi sorrise con cert’aria di mistero.

— Sei pur bimba! non capisci nulla. Chi mai ti dice d’amarlo, lui? Io dico che l’amore non ti mancherebbe perchè l’amore viene sempre dopo il matrimonio... ma questo non vuol dire che l’amato debba essere il marito. Basta sapersi condurre e aver per compagno un uomo che beva grosso come il signor Arturo, una bella donnina come te, che vive signorilmente, ha dinanzi a se un orizzonte infinito nel quale può spaziare a suo talento. Conosco il mondo io, sai. Ne ho vedute di belle quand’ero laggiù a Milano; e ne ho vedute anche qui. Non ci hai mica a credere all’aria contritta di codeste pinzochere! Ne han fatte d’ogni erba fascio. E hanno fatto bene; tanto, sai, a questo mondo ci si sta per le spese.

— Stai zitto, zio, — disse la fanciulla con voce stanca — basta!